Monteleone Sabino

Con una popolazione di 1224 abitanti, il suo territorio si sviluppa su una  superficie di kmq 19,04. L’abitato è localizzato ad un’altitudine di 496 m. s.l.m. Amministra le frazioni di Case Sparse, Ginestra Sabina, Largo Moricone, Villa Pepoli e Matone. 
Il nome probabilmente deriva dalla famiglia Brancaleoni di Romagna che per alcuni secoli  ne sono stati i signori.
Il paese, risalente al medioevo sotto il nome di Castellum de Trebula, era probabilmente abitato dai discendenti dell'antica città romana Trebula Mutuesca sottoposta a  numerose invasioni barbariche.
Per sfuggire a quella  saracena l'abate Pietro di Farfa, si rifugiò proprio  a Trebula; fu lui a dotarla di fortificazioni e di torre (IX secolo).
L'Abbazia farfense restò proprietaria di Trebula e di Ginestra (quest'ultima risalente  al secolo XI ) fino al 1285, quando il nome Castellonis (Monteleone?) comparve come proprietà  Savelli.
Nel  XIV secolo i Brancaleoni ne divennero feudatari.. A questi succedettero i Cesarini fino al XV secolo quando la proprietà  passò agli Orsini  che lo detennero fino al 1480.
Ad inizo del XVII secolo tornò ad essere amministrato dalla Chiesa di Roma per mancanza di eredi Orsini.
A questo secolo risalgono il Monte di Pietà e l'ospedale, rimasto funzionante fino al 1739.
Dal 1860, con il Regno d'Italia, Monteleone fece parte della Provincia di Perugia; nel 1923 passò a quella di Roma ed infine dal 1927 a quella di Rieti. Nel 1863 la denominazione di Monteleone fu completata con Sabino.
Nota a margine merita la frazione di Ginestra Sabina (a km 1,77 da Monteleone Sabino) per la  torre del X secolo, che al suo interno conserva una campana del 1223,  tra le più antiche in Italia.
Altro suo  vanto è la "Banda Musicale Gen. Giacinto Dubois"  che nel 2011 ha compiuto cento anni di attività.
L'archivio sonoro del Circolo Gianni Bosio conserva la registrazione del canto di protesta "O Gorizia, tu sei maledetta" che Alessandro Portelli, storico e critico musicale, raccolse in versione popolare proprio a Ginestra nel 1973.

Sito ufficiale del Comune di Monteleone Sabino: clicca qui

 

 

  1. Museo Civico Archeologico Trebula Mutuesca
  2. Sito archeologico di Trebula Mutuesca
  3. Santuario di Santa Vittoria