Tipologia: opera militare storica
Sito visitabile: esternamente
Indirizzo: Viale del Forte Antenne n.12 - 00199 Roma (RM)
Sito web: Progetto Forti
Geolocalizzazione: 41°56'15.0"N 12°30'02.3"E
Il forte venne costruito sul sito originario della città latina di Antemnae, che secondo Dionigi di Alicarnasso, venne fondata dalla popolazione dei Siculi; Il suo nome, derivato dal latino “ante amnes”, significa “davanti ai fiumi” e fa riferimento alla sua collocazione geografica, posta alla confluenza tra il fiume Tevere ed Aniene. Venne riscoperta dagli archeologi Nibby e Gell nel 1819, in quanto si era persa memoria della sua localizzazione. Antemnae, fu una delle città che venne coinvolta nel cosiddetto “ratto delle Sabine”, e a causa della guerra che si scatenò, venne conquistata, secondo la leggenda da Romolo (VIII/VII secolo a.C.), diventando un’oppidum fortificato romano., Sappiamo che gli stessi romani, la consideravano una città antica, più di Crustumerium e della stessa Roma. Virgilio la cita nell'Eneide, tra le città che si armarono contro Enea; Strabone come una tra le più antiche città del Lazio, ridotta ai suoi tempi, ad un semplice villaggio, Tito Livio nella Storia di Roma e Plinio il Vecchio, la includono nella lista dei centri abitati scomparsi. La costruzione del forte, ha privato Antemnae, di un’analisi archeologica; parte dei ritrovamenti effettuati nell'Ottocento, risultano oggidì dispersi. Studio base su questo abitato, è il volume 'Antemnae' edito CNR 1978 dove i Quilici, hanno potuto, grazie ad un grande lavoro di ricerca, ridare un unità storica e archeologica a questo antico centro abitato. Successive indagini, vennero effettuati dall'Università della Sapienza, in collaborazione col Comune di Roma ed il Museo Etnografico Pigorini, nell'area meridionale del colle, ove vennero scoperte strutture murarie, pertinenti ad abitazioni. cronologicamente risalenti al VI sec. a.C. . I reperti più particolari, si trovano al Museo di Ville Giulia (lastra decorativa frontone raffigurante un viso di giovanetto) e nel Museo Nazionale delle Terme, dove ad esempio, è esposta al piano terra, un'antefissa di inizio quinto secolo, che riproduce le fattezze di Iuno Sospita, ovvero una Giunone con un copricapo corredato di elementi caprini, che aveva nel Lazio, il suo tempio principale a Lanuvio. Altre aree archeologiche nella zona, oltre la stessa Villa Ada Savoia, che racchiude la residenza della famiglia reale dei Savoia (ora Ambasciate d'Egitto), sono la chiesa di Sant'Agnese, la Sedia del Diavolo, le catacombe di Priscilla, è la zona, ormai urbanizzata di Saccopastore, dove ai primi del novecento, vennero rinvenuti i crani, dell’omonimo uomo primitivo.
Testo: Castello Gianluca - GAR - Progetto Villa Ada Savoia Antica Antemnae
Foto: Danilo D’Anto’