Tipologia: monumento
Sito Visitabile: esternamente ed internamente
Indirizzo: Piazza Angelo Frammartino n.4, 00015 Monterotondo (RM)
Tel: 06909641
Sito: Wikipedia
Geolocalizzazione: 42° 3' 6.15'' N, 12° 36' 59.66'' E
Percorrendo il centro storico, lo sguardo del visitatore è subito attratto dal Palazzo Orsini-Barberini che si erge sul colle più alto della cittadina e che oggi ospita la sede comunale.
Già dal Duecento proprietà degli Orsini che scelsero questa posizione strategica, tra le vie Salaria e Nomentana, per amministrare i propri domini; nella seconda metà del XIII secolo fu Matteo Rosso Orsini a contribuire all’edificazione di un primo castrum nel quale il castello, probabilmente, doveva inglobare anche le case degli abitanti.
Traccia del passaggio di questa nobile famiglia è testimoniata in particolar modo dalle quattro sale affrescate al piano superiore del Palazzo, realizzate originariamente per ospitare Leone X.
Le fonti storiche attribuiscono al cardinale Franciotto Orsini, morto nel 1534, la committenza delle decorazioni del piano nobile, completato dai discendenti, verso la fine del sedicesimo secolo.
Tra gli affreschi, quelli attribuiti a Gerolamo Siciolante da Sermoneta, con episodi del mito di Adone sono datati intorno al 1553-55 mentre il panorama della Monterotondo cinquecentesca, firmato con monogramma da Paul Brill, è datato 1581.
L’attuale palazzo venne successivamente completato nel Seicento ad opera della famiglia Barberini che diede alla struttura l’aspetto di una fortezza.
Nel 1627, con una cerimonia solenne, papa Urbano VIII (Maffeo Vincenzo Barberini) eleva Monterotondo a ducato e contribuisce con la sua committenza a trasformare il palazzo in dimora di svaghi.
La visita alle sale affrescate ad oggi fa parte del percorso al Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo ospitato, in parte, nel Piano Nobile del Palazzo.
Testo: Chiara Surricchio
Foto: Massimo Fagioli e Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”