Tipologia: sito religioso
Sito Visitabile: esternamente ed internamente
Indirizzo: P.le San Francesco n.1, 00015 Monterotondo (RM)
Per info: Convento Cappuccini - Viale Fausto Cecconi n.30, 00015 Monterotondo
Tel: 0690627534
Sito: I Frati Cappuccini nel Lazio; Monterotondo, Cappuccini, inaugurazione monumento a S. Francesco
Geolocalizzazione: 42° 2' 49.09'' N, 12° 37' 18.13'' E
Una tappa imprescindibile del cammino è la visita ad uno dei luoghi maggiormente legati alla regola di San Francesco: il Convento dei Frati Minori Cappuccini. Il complesso, situato sulla sommità di una collina, è formato attualmente dalla chiesa, dal chiostro e dal convento.
Le testimonianze storiche ci informano che, a seguito dell’approvazione di Papa Clemente VII Medici dell’ordine dei frati minori cappuccini, avvenuta con la Religionis zelus nel 1528, fu concesso il permesso al frate francescano Matteo da Bascio di vivere come un eremita e di andare ovunque predicando ai poveri.
Ciò consentì non solo a lui, ma a tutti i suoi seguaci di restaurare l'osservanza più letterale possibile della regola di San Francesco.
Circa trent’anni dopo, il 27 novembre 1542 anche nei documenti di Monterotondo, compare per la prima volta traccia del neo ordine costituito quando un certo Evangelista, vende agli Orsini “una vigna in contrada san Salvatore per uso dei cappuccini.”
In principio il convento originario fu un piccolo alloggio, costruito nelle vicinanze del vecchio ospedale, in zona del Casale San Matteo.
Solo nel 1605 venne però approvata la costruzione del nuovo convento in contrada San Restituto e, nel 1609, dopo l’acquisizione del terreno da parte della Comunità di Monterotondo iniziò la costruzione, affidata al Maestro milanese Antonio Del Grande.
La Chiesa dei Cappuccini ad oggi è nota anche come Chiesa di San Francesco d’Assisi.
La facciata intonacata dell’edificio è in stile barocco con un interno che si sviluppa a navata unica, con copertura a botte e un piccolo campanile sul retro.
Di rilievo è la pala dell’altare del secolo XVII. Una cisterna si trova al centro del piccolo chiostro, che con l’acqua piovana, raccolta dai tetti e sapientemente filtrata, ha dissetato - oltre che i frati - il paese in tempi difficili.
Da visitare il boschetto, annesso alla chiesa, conservato con cura attraverso i secoli, amato dai cittadini monterotondesi perché è una piccola oasi di serenità e pace e costituisce una delle poche aree verdi all’interno della città.
Il Comune e la gente di Monterotondo hanno sempre seguito con molta partecipazione le vicende di questo luogo: ne hanno completata la costruzione, curato i restauri, favorito la permanenza dei cappuccini nel convento, anche durante la soppressione degli Ordini religiosi voluta prima da Napoleone e poi dallo Stato italiano.
E’ da ricordare che la storia del Convento dei frati Minori si intreccia alle vicende dei garibaldini in zona: Garibaldi fece del convento il suo punto di riferimento sia nel 1849 sia nel 1867, a quest'ultima data risale la scheggiatura del portale della chiesa, provocata da una palla di cannone sparata dai papalini contro i garibaldini accampati in convento.
Molto bella è anche la scultura di San Francesco realizzata in marmo, oggi visitabile nel giardino.
Testo: Chiara Surricchio
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”