Tappa 11 - Da Ponticelli Sabino a Monterotondo
Si lascia la Sabina per entrare nei territori di Roma Capitale, attraversando Montelibretti, per giungere nella ridente cittadina di Monterotondo.
I testi descrittivi di queste tappa sono stati estrapolati dal sito www.lemiepasseggiate.it e gentilmente concessi dall'autore Giuseppe Albrizio
Visitato il centro del paese di Ponticelli, si attraversa la Piazza Madonna delle Grazie in direzione Nord- Ovest costeggiando una torre del Castello Orsini e si scende nel fosso sottostante tramite una strada cementata. Superato un ponticello si va a sinistra e poi ancora a sinistra fino ad immettersi in Via San Martino che si prende a destra in salita. Percorsi poche centinaia di metri alla prima diramazione si gira a destra e, dopo uno slargo, si scende lungo un’altra via cementata che porta nella località Valle Vallone (la via cementata parte a sinistra di una siepe; a destra di questa c’è una strada che va in piano e passa davanti al cortile di una casa).
Ad una biforcazione con una strada asfaltata a destra si continua a scendere a sinistra; intanto la via diventa sterrata e, passando tra campi coltivati, attraversa un fosso per poi risalire dall’altra parte. Continuando sempre per la strada principale (trascurando le strade provenienti da sinistra) si giunge all’incrocio con la Via Salaria Vecchia, quota 350 m. Si continua dritti, Via Vallevara, si trascura una strada a destra e si scende lungo la strada sterrata di sinistra, si passa accanto ad uno scarico abusivo dove ci sono i resti di un tratto di un’antica via (forse la Salaria), quota 305 m. Ancora avanti fino ad una biforcazione, si può continuare dritti; se si prende a destra si passa vicino ad un grande fontanile (senza nome su IGM), quota 280 m, superata la sorgente si sale a sinistra fino ad immettersi sulla sterrata principale che passa tra grandi piantagioni di olivo. Si trascura una strada secondaria a sinistra che porta a Poggio Corese, ad un’altra biforcazione si va a sinistra e ad un incrocio con una strada asfaltata si continua dritti. Si arriva cosi all’ingresso Ovest del piccolo centro abitato di Poggio Corese. Poco più avanti si intercetta la Via Salaria Vecchia, quota 240 m, che si prende a destra. Si passa davanti ad una trattoria dove c’è un piccolo fontanile (Osteria dei Sorci su IGM) e dopo aver percorso 300 metri si gira a sinistra, quota 230 m. Qui bisogna fare un po’ di attenzione perché un tratto del sentiero è chiuso dalla vegetazione, ci si sposta di pochi metri a sinistra e si passa al lato di un terreno arato e poi si va a destra a riprendere la mulattiera che si immette subito su una piccola strada asfaltata. Si svolta a sinistra e si guada un torrente su un ponte (Fosso di Corese). Si prosegue lungo la strada principale, si passa vicino ad un vecchio mulino per la macina del grano, quota 210 m, (ruderi, ci sono ancora gli ingranaggi che venivano mossi dalla forza dell’acqua e che facevano girare le macine) e si sale ripidamente fino ad intercettare la Strada Provinciale n 28a, Via Romana, presso il quadrivio di Fonte Capocroce, quota 300 m circa. Se seguiamo la Strada Provinciale a sinistra in circa 2 ore, tra andata e ritorno, possiamo andare a visitare il paese di Nerola e vedere da vicino il suo castello visibile a grande distanza, Castello Orsini di Nerola (il castello attualmente è un hotel a 5 stelle). Dalla Fonte Capocroce si prosegue dritti sulla Strada Provinciale Via Fonte Calamaro, alla prima biforcazione si abbandona la provinciale che curva a destra e si continua dritti; pochi metri dopo si trascura una strada a sinistra continuando dritti e alla terza biforcazione si va a destra (indicazioni per l’azienda agricola Er Pecoraro). Sempre passando tra terreni coltivati ad oliveto si inizia a scendere costeggiando un casale e poi una recinzione sulla destra fino ad incrociare una sterrata che si segue a destra. Seguendo sempre la via principale dopo una ripida discesa si è ad una diramazione, sulla destra c’è una fontana con vasca, quota 225 m, si prosegue a destra fino all’incrocio con la strada Provinciale Via Fonte Calamaro che avevamo abbandonata in precedenza. Si prende a sinistra e dopo 5 minuti si passa vicino al bottino della Fonte Calamaro, quota 206 m, di solito nascosta da un fitto canneto. Trascurando le strade di destra e di sinistra si giunge all’intersezione con la Strada Statale 636 che presa a destra porta all’ingresso.
del paese di Acquaviva di Nerola, quota 216 m (da Ponticelli Sabino fin qui 2,30 ore - ascesa 250 m - discesa 380 m - Km 9). Dall’incrocio principale di Acquaviva di Nerola, quota 216 m, spalle alla strada che porta ai paesi di Montelibretti-Morricone, si segue a sinistra (Ovest) la Strada Provinciale 636 direzione Roma; percorsi 200 metri, superata la farmacia, si prende a sinistra (Sud-Ovest) Via Antica Quinzia. Si cammina tra grandi coltivazioni di ulivo e di frutta andando sempre dritti; trascurando le deviazioni di destra e di sinistra si perde leggermente quota fino a passare accanto ad un fontanile non riportato su IGM, quota 180 m, località Sterparelle. Al bivio, subito dopo il fontanile, si prosegue a sinistra (Sud), 400 metri dopo, alla successiva biforcazione (di fronte c’è un cancello) si piega a destra (se si segue la strada di sinistra dopo 100 metri si arriva ad un secondo fontanile, quota 160 m, poi bisogna tornare indietro). Si continua a scendere; davanti come punto di riferimento si ha l’evidente collina boscosa chiamata Colle Lungo. Ad un incrocio con una piccola strada asfaltata si continua dritti e si attraversa il Fosso Garolano, quota 75 m. Ancora avanti si risale il versante Nord della collina fino all’incrocio di quota 115 m dove si svolta a sinistra in Via Frainile, in alto a sinistra si vede il borgo fortificato di Montelibretti. Aggirato il Colle Lungo si entra in un ampio vallone con terreni coltivati ed arati, si attraversa la Strada Provinciale 20b e all’incrocio successivo si svolta a destra in Via delle Terre Sabine. Si continua a salire fino all’incrocio con la Strada Provinciale 26a (Via Roma) entrando nella periferia Sud di Montelibretti, quota 200 m. Tempo impiegato fin qui 1,20 ore - ascesa 130 m - discesa 140 m - Km 5,5. Con una deviazione di circa 4 Km tra andata e ritorno ed un tempo di 1,30 ore si può andare a visitare il centro storico. Dal bivio si segue Via Roma a sinistra, direzione centro, per poche decine di metri, poi si svolta subito a destra in Via Vignacce e si giunge ad un incrocio con 5 vie. Si imbocca Via Valle Spaziani iniziando a scendere in direzione Sud-Ovest. Alle diramazioni continuare sulla strada principale, possiamo prendere come riferimento i pali di una linea elettrica. Alla biforcazione di quota 95 m si va a sinistra, anche la linea elettrica va in quella direzione; ci sono pure i cartelli giallo-blu della Via di Francesco ma tanti, essendo stati fissati mali nel terreno, sono assenti. Si continua lungo una strada sterrata sempre circondati da uliveti e frutteti. Ad un bivio continuare dritti (Sud-Ovest), ad un secondo incrocio andare a destra (qui manca l’indicazione del Cammino, sulla strada da non prendere c’è una grande quercia isolata). Appena superato il bivio, in fondo, si nota un’altra grande quercia isolata che si trova lungo la strada di sinistra di una ennesima biforcazione (c’è il segnale della Via di Francesco), andare a sinistra. Si scende ad attraversare il Fosso dei Marani, quota 80 m, e si sale dall’altra parte costeggiando lo stesso fosso che si tiene a destra e una recinzione a sinistra dove c’è un grande prato, Selva Grande su IGM, una parte utilizzato come centro equestre e l’altra a campo volo intitolato a “Ugo Giuliani Fondatore”. Infine si esce sulla Via Vecchia Nomentana, località Tre Ponti dove si svolta a sinistra (Sud-Ovest); pochi metri più avanti abbiamo come punto di riferimento un bar-ristorante- lago di pesca sportiva, quota 67 m (da Montelibretti 1 ora - ascesa 50 m - discesa 170 m - Km 3,8). Prima di continuare il Cammino possiamo andare a vedere una interessante sorgente di acqua sulfuria; dalla località Tre Ponti invece di svoltare a sinistra dobbiamo seguire la Via Vecchia Nomentana a destra (Nord). Superato il Fosso dei Marani e il Fosso di Valle Spaziano si arriva subito dopo all’incrocio con una strada sterrata proveniente da sinistra che seguiamo (direzione Ovest). Percorso 1 chilometro si arriva alla sorgente, questa dopo 50 metri si immette nei Rio Moscio (tra andata e ritorno più visita ci si impiega 1 ora - ascesa 50 m - discesa 50 m - Km 2,5). Ritornati nei pressi del bar-ristorante si prosegue lungo la Via Vecchia Nomentana (direzione Sud-Ovest), percorsi circa 1,7 Km si giunge al bivio con la Strada Provinciale 22b, a destra c’è un fontanile, quota 120 m.
Si svolta a destra, la via prende il nome di Strada dell’Osteria di Moricone, dopo 2,3 Km si è all’incrocio con la strada Provinciale 35d, quota 95 m (fin qui dai Tre Ponti 1 ora - ascesa 90 m - discesa 70 m - Km 4). Si continua dritti in Via Santa Maria delle Camere, poi la strada, sempre asfaltata, si restringe e scende fino ad attraversare, su un ponte, il Fosso della Fiora. A sinistra si nota un rudere che era l’antico “Molino Fiora”. Alla biforcazione, quota 50 m, si prende a destra e si prosegue lungo una strada, ancora asfaltata, che va in piano tra terreni erbosi, alberi e frutteti. In alto a destra si nota la Torre Fiora, un’altissima costruzione che un tempo apparteneva ad un borgo fortificato (XIII sec.) ora è isolata in questa parte della campagna romana. Dopo circa 1 Km la strada piega a sinistra e sale fino a passare vicino ad un traliccio dell’alta tensione, qui c’è una biforcazione e l’asfalto termina, quota 65 m (30 minuti - ascesa 25 m - discesa 50 m - Km 2,5). Si prosegue dritti in discesa, davanti si nota il bel prato verde di Colle Lupo. Attraversato il Fosso della Bufala, quota 45 m, si sale tra bosco e coltivazioni su una sterrata dissestata fino a giungere al Casale di Grotta Marozza, quota 93 m, dove ritorna l’asfalto (si chiede gentilmente di rimanere sulla strada, essendo la campagna circostante proprietà privata). Ancora avanti fino all’incrocio con la Strada Provinciale 25a che si prende a destra, Via Castelchiodato (dal traliccio 45 minuti - ascesa 90 m - discesa 30 m - Km 3,3). Percorsi 250 m ad una biforcazione lasciare la Provinciale per seguire a destra una strada parallela (cartello giallo-blu della Via di Francesco). Quando questa termina continuare dritti, c’è una freccia gialla su un palo in cemento della corrente elettrica. Si sale una corto pendio e si continua dall’altra parte su una vecchia strada asfaltata, invasa dall’erba, di servizio ad una cava a Nord di Monte Oliveto (su IGM), chiusa da anni. Quando ci si avvicina all’autostrada la strada gira a destra (verso la cava), invece si va a sinistra (qui non ci sono indicazioni) e si scende la scarpata sottostante lungo un sentiero che ci porta ad incrociare la SP25a un metro prima del ponte sopra il quale passa il raccordo autostradale Firenze-Napoli. Appena dopo il ponte si va a destra seguendo un sentiero (all’inizio segnato molto bene) che corre parallelo all’autostrada e poi parallelo a Via Castelchiodato fino al semaforo dell’incrocio con la SP25b. Si attraversa e si continua a sinistra seguendo la pista ciclabile di Via Sandro Pertini fino al suo termine, bivio con la SP22a che si prende a destra entrando nella città di Monterotondo. Si prosegue lungo il Viale Bruno Buozzi, si passa accanto all’ospedale e si giunge nel centro storico della città (dal bivio Grotta Marozza-Via Castelchiodato 1,15 ore - ascesa 70 m - discesa 30 m - Km 4,5).
Arrivo: Monterotondo
Distanza: 28.8 Km
Aumento di quota: + 612 mt.
Perdita di quota: - 806 mt.
Quota minima: 44 mt. s.l.m.
Quota massima: 349 mt. s.l.m.
Fondo: sterrato-sentiero- asfalto
Segnaletica: sì