Tappa 6 - Da Rieti a Poggio San Lorenzo
Da Rieti, si accede nelle antiche terre della Sabina, attraversando i territori di Belmonte Sabino e Torricella Sabina, per giungere all’antico borgo di Poggio San Lorenzo.
I testi descrittivi di queste tappa sono stati estrapolati dal sito www.lemiepasseggiate.it e gentilmente concessi dall'autore Giuseppe Albrizio
Si parte dalla Piazza Mariano Vittori dove c’è la statua di San Francesco ai piedi del campanile del Duomo di Rieti, dedicato a Santa Maria Assunta, quota 406 m. Si percorre un piccolo tratto di Via Cintia, direzione Est, fino ad entrare in Piazza Vittorio Emanuele II dove si prende a destra in Via Roma.
Attraversato il ponte sul Fiume Velino (in basso a sinistra si possono ammirare i resti del vecchio ponte romano) si attraversa la Piazza Cavour passando accanto al monumento della Lira Italiana e costeggiando a sinistra la chiesa e la statua di San Michele Arcangelo.
Attraversata la Strada Salaria grazie ad un semaforo pedonale la si percorre per un piccolo tratto a sinistra (Est) fino all’altezza del monumento fatto erigere in ricordo delle vittime del bombardamento aereo del 6 Giugno 1944.
Si gira a destra in Via Borgo S. Antonio e alla fine di questa si continua in Via Fonte Cottorella fino ad immettersi sulla Strada Provinciale 31 che da Rieti porta a Rocca Sinibalda. Percorsi 300 metri di questa via, dopo aver superato lo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua di Cottorella, si va a destra su uno stradino dal fondo erboso, si supera il Fiume Turano tramite una passerella e si giunge all’incrocio con la ex SS4 Salaria che si segue a sinistra.
Si rimane sul lato sinistro sfruttando un sentiero che passa accanto ai grandi tigli che caratterizzano in questo tratto la Via del Sale; percorsi 2 Km (precisamente al Km 73,120 della ex SS4 Salaria) si lascia il viale alberato per girare a sinistra.
Si attraversa su un ponte un ramo secondario del Fosso Arianna e subito dopo, ad una biforcazione, si prende a destra; la poderale passa tra campi coltivati e poi segue il Fosso Arianna rimanendo sul lato destro (Ovest) senso di marcia.
Passato il metanodotto si giunge al bivio con la strada asfaltata che a sinistra porta a Belmonte In Sabina (Via Ville), si prosegue dritti e si continua a costeggiare il Fosso Arianna sempre camminando sull’argine destro, senso di marcia. Alcuni tratti del cammino (ricognizione fine Maggio 2017) sono invasi dalla vegetazione, lo steccato di legno in più punti è atterrato o marcio.
Ad un incrocio si prosegue dritti lasciando a sinistra un orrendo ponte in cemento, ancora avanti e si giunge ad un secondo bivio con a sinistra un ponte simile al primo; si prende a destra in Via Pratolungo abbandonando per il momento il Fosso Arianna.
Ad una biforcazione proseguire a sinistra e si arriva nuovamente vicino alla ex SS4 Salaria (2,7 Km da quando abbiamo lasciato il viale alberato); all’incrocio prendere a sinistra la sterrata che costeggia sulla destra la Strada Statale (siamo protetti da un lungo e alto guardrail) e a sinistra la pista da corsa per auto e go kart di San Giovanni Reatino, non visibile perché nascosta da una grossa siepe di alberi di pini.
In alto a destra si vede il borgo medievale di San Giovanni Reatino, chi vuole con una deviazione può andare a visitarlo. Si passa davanti all’ingresso del Circuito Kartodromo della Mola e si prosegue ancora costeggiando la Strada Statale e il circuito automobilistico fino alla fine del recinto. La sterrata nel frattempo diviene sempre più stretta a causa della vegetazione, della mancata manutenzione e dell’assenza di segni escursionistici di conforto, blu-giallo.
Alla fine del recinto della pista da corsa si è ad un bivio; si prende a sinistra (Via Collemare), si passa accanto ad una casa con la facciata in pietra, si supera il Fosso Arianna su un ponte e subito dopo si va a destra proseguendo sull’argine sinistro (senso di marcia) dello stesso fosso. Si prosegue lungamente lungo la sterrata che passa sopra l’argine attualmente ridotta a sentiero dato che l’erba tende a chiudere il passaggio, in un punto il terrapieno si è ristretto a causa delle piene del torrente. Infine si giunge all’incrocio con Via della Moletta dove si prende a sinistra (2 Km da quando abbiamo iniziato a costeggiare la pista automobilistica).
La strada asfaltata, dopo una curva a destra, termina. Si prosegue (sempre nella stessa direzione, Sud) lungo una sterrata poderale che ritorna asfaltata sulla Piana di Moletta dove, poco prima di incontrare la Provinciale 34 Turanense per Belmonte in Sabina, incontra degli orrendi, desertiche e inutili piazze asfaltate realizzate in previsione di un piccolo nucleo industriale mai concretizzato.
Si segue la Provinciale direzione Sud per circa 2,7 Km fino all’incrocio con una strada sterrata sulla destra, Via della Noce (indicazioni per il Ponte Romano e cartello della Via di Francesco giallo-blu); in breve, dopo 1 Km, si arriva presso il Ponte Sambuco o Ponte del Diavolo, quota 489 m.
Dopo una doverosa sosta, per ammirare la struttura, si prosegue sulla sterrata (Antica Salaria) che passa sopra al ponte e sale in direzione Sud per poi piegare a destra in discesa fino ad intercettare la Via Salaria Vecchia; siamo in prossimità di Ornaro Basso che si raggiunge andando a destra.
Da Ornaro Basso, quota 580 m, si segue la Via Salaria Vecchia direzione Sud; giunti al quadrivio della località Colonnetta, dove c’è un cippo miliare di epoca Augustea indicante il quarantesimo (XL) miglio, quota 643 m, si prosegue in Via Quinzia, Sud-Ovest (ascesa 70 m - 1,3 Km da Ornaro Basso).
Percorsi 1,6 Km di questa strada ad un incrocio, quota 550 m, si va dritti (Sud) su una sterrata che scende ad attraversare il Fosso dei Cerri, quota 530 m, e risale dall’altra parte fino ad immettersi in Via dell’Ornaro che si prende a sinistra.
Dopo 200 metri si intercetta la Strada Provinciale 43B (Via Santa Maria); si prosegue ancora a sinistra e si passa sulla collina dove c’è un convento delle Suore Ancelle del Sacro Cuore di Gesù utilizzato come casa per esercizi spirituali ed incontri di preghiera; poco più avanti si prende la stradina bianca sulla destra, quota 614 m (da Ornaro basso fin qui 1 ora - ascesa 200 m - discesa 150 m - Km 5).
Prima di seguire la sterrata possiamo proseguire sulla strada provinciale e visitare il borgo medievale di Torricella in Sabina; tra andata e ritorno 30 minuti - 2 Km. Ripresa la Via di Francesco si percorre la strada bianca che prende il nome di Località Faioni e poi Via dei Colli. Dopo 2 Km si incrocia nuovamente la Strada Provinciale 43B che qui prende il nome di Via Quinzia, si va a sinistra e si entra nel borgo medievale di Poggio San Lorenzo, quota 500 m (35 minuti - ascesa 30 m - discesa 130 m - Km 2,7).
(I testi descrittivi di questa tappa sono stati estrapolati dal sito http://www.lemiepasseggiate.it/ e gentilmente concessi dall’autore Giuseppe Albrizio)
Arrivo: Poggio San Lorenzo
Distanza: 21.8 Km
Aumento di quota: + 519 mt.
Perdita di quota: - 434 mt.
Quota minima: 389 mt. s.l.m.
Quota massima: 639 mt. s.l.m.
Fondo: sterrato-sentiero- asfalto
Segnaletica: sì