Tappa 9 - Variante per Farfa (da Poggio Moiano ad Acquaviva di Nerola)

Dalle Cave di Poggio Moiano, attraverso Toffia, l’Abbazia di Farfa, Fara in Sabina, per ricollegarsi ad Acquaviva di Nerola.

Dalla Piazza Vittorio Emanuele di Poggio Moiano (quota 500 m) si segue Via Torrione lasciando sulla destra il palazzo municipale e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Si scende lungo le stradine del borgo medievale passando accanto ad una fontana con vasche e ad un antico fontanile. Giunti nel Fosso della Mola, quota 405 m, lo si traversa su un caratteristico ponticello ad un’arcata (i segni giallo-blu del cammino non mancano e sono di conforto); dall’altra parte si sale ripidamente su un sentiero cementato fino a le Piana, quota 490 m (un esteso altopiano boscoso dove ci sono dei fabbricati rurali e delle ville).

Ad un bivio con una strada sterrata più ampia si prosegue dritti, si passa accanto ad una fattoria e all’incrocio successivo si prende a destra. Ad una biforcazione si trascura la strada di destra che porta alle cave di Poggio Moiano (visibili dal paese); poco più avanti si tralascia una strada a sinistra e al trivio dopo si prende a sinistra. Sempre avanti sulla strada principale, trascurando altre diramazioni a destra e a sinistra, fino ad un ennesimo incrocio dove si gira a destra. Ignorando ancora tutte le biforcazioni secondarie, passando tra le piantagioni di olive, si arriva al termine della via nel punto d’incrocio con una larga strada brecciosa, quota 480 m, a destra c’è un grande casale diruto con un prato dove pascolano pecore ed altri animali da allevamento (1 ora - ascesa 150 m - discesa 150 m - Km 4). Qui, in Località Pratolungo, la Via di Francesco si divide: in direzione Sud (sinistra) si sale verso San Paolo Alto proseguendo poi per Ponticelli di Scandriglia (vedi Tappa n 019), in direzione Nord (destra) si va verso l’Abbazia di Farfa, dove siamo diretti. Da questo punto in poi fino all’Abbazia di Farfa (Tappa 19b) e dall’Abbazia di Farfa ad Acquaviva di Nerola (Tappa 19c) non ci sono più segnali giallo-blu. Prendiamo a destra, si passa accanto alla Fonte Notari (quota 441 m) e dopo aver percorso 1,6 Km si gira a sinistra su Via delle Cave. La si percorre tutta fino alla località Osteria Nuova (quota 400 m) dove si attraversa, su un ponte, la Strada Statale n. 4 Via Salaria. Si prosegue per 400 metri sulla Via Mirtense per poi girare a sinistra in Via Scalette, all’altezza della Chiesa e della Grotta dei Massacci (monumentale tomba d’età romana risalente al II sec. d.C. inglobata in un casale). La stretta strada asfaltata corre quasi parallela alla Statale per circa 1,5 Km fino ad incrociare la Via Farense (strada alberata con grandi pini) che si segue a destra. Percorsi 700 metri si gira a sinistra in Via Longarina; più avanti si attraversa la Strada Statale con un sottopasso e al bivio successivo si va a destra incontrando nuovamente la Via Salaria Vecchia. Si arriva così, dopo 1,5 Km da quando abbiamo lasciato la Via Farense, ad un nuovo sottopasso. Alla biforcazione, subito dopo oltrepassata la Via Salaria, si va a sinistra (a destra c’è l’indicazione per Toffia); al quadrivio successivo si va a destra in discesa su una strada larga ma sconnessa, un tempo asfaltata e ora con numerose buche tutte cementate. La via prende il nome di Strada Comunale Carlo Corso e porta ad un fontanile, Fonte Nocera, quota 329 m, che si trova vicino al Casale Carlo Corso (dal punto dove la Via di Francesco si divide 2 ore - ascesa 100 m - discesa 250 m - Km 8,6). Si prosegue in direzione Ovest su un fondo stradale buono, trascurando tutte le deviazioni a destra e a sinistra, dopo 2,8 Km ci si immette sulla Strada Provinciale 41, Via Farense, che si segue a destra. In breve si giunge nel paese di Toffia, quota 304 m, dove conviene visitare il borgo medievale entrando dall’arco d’ingresso; da vedere la chiesa Madonna di Loreto e Santa Maria Nova situata sul punto più elevato della cittadina (dalla Fonte Nocera 50 minuti - ascesa 50 m - discesa 80 m - Km 3,7).

Usciti dall’arco d’ingresso del paese si prende a sinistra Via Giacomo Matteotti. La carreggiata scende ripida fino ad incrociare la Strada Comunale di Farfa che si prende a sinistra. Ancora in discesa (direzione Ovest) fino ad attraversare il Fosso Riana e proseguire sul lato destro del torrente. Quando la strada asfaltata compie un tornante a sinistra, si segue a destra una sterrata (la strada asfaltata dopo il tornante termina). Da Toffia 30 minuti - ascesa 30 m - discesa 160 m - Km 2. Si passa accanto ad un campo di calcio che si lascia a sinistra e si entra in una macchia di bosco misto. Dopo 10 minuti si giunge ad un bivio, si trascura la strada di sinistra che va in netta discesa e si prosegue a destra passando accanto ad una staccionata con cancello che si lascia a destra. Più avanti si superano dei tratti fangosi, poi si costeggia un campo erboso e ci si avvicina al Torrente Riana nel punto dove c’è un bivio. Si lascia la sterrata principale che continua a destra per guadare o scavalcare il rio grazie ad uno stretto ponte di ferro. Un ultimo tratto, in salita, su una sterrata dissestata fino ad un incrocio dove si va a sinistra e si arriva all’ingresso del borgo di Farfa e all’Abbazia, quota 200 m (dal campo sportivo 35 minuti - ascesa 80 m - discesa 20 m - Km 2,4). Visitata l’Abbazia (quota 200 m), dobbiamo proseguire per Fara in Sabina; non c’è segnaletica giallo-blu che segna la Via di Francesco. Conviene prendere come punto di riferimento iniziale il grande parcheggio che si trova a Nord del Borgo di Farfa. Usciti dal posteggio si va a destra e subito c’è il bivio della Strada Provinciale 41A con la Strada degli Inglesi. Dall’incrocio si segue la Strada 41A a sinistra, direzione Fara in Sabina-Toffia, per circa 200 metri (l’Abbazia l’abbiamo in basso a sinistra) fino a prendere a destra un sentiero segnato di recente dal CAI con bandierine di vernice bianco-rosso. Senza problemi si sale a mezza costa il costone boscoso Nord-Est di San Martino; a quota 350 m ci si immette su una sterrata erbosa dove c’è un fontanile. Si trascura la mulattiera che continua a salire tra l’erba falasca e si prosegue a sinistra lungo la carrabile fino a raggiungere l’incrocio stradale dei Quattro Venti. Aperto e richiuso un cancello di ferro che si trova tra due piante di cipressi, si compie un tornante e si continua a salire lungo un sentiero (sempre segnato bianco-rosso) che ci porta all’ingresso dell’abitato di Fara in Sabina. Attraversato l’arco d’ingresso del paese, Porta Romana, si sale lungo i vicoli fino a raggiungere la parte più alta, Piazza del Duomo, dove c’è la chiesa di Sant’Antonio Martire, la Torre Campanaria e la Cisterna Farnese (ottimo panorama sui paesi di Castelnuovo di Farfa, Mompeo, Monte Santa Maria e su gruppo montuoso del Terminillo). Tempi 1 ora - ascesa 300 m - discesa nulla - Km 3,4. Dalla Piazza del Duomo si segue Via della Repubblica e poi Via del Popolo fino ad uscire dal centro storico dalla stessa porta d’entrata. Si svolta a sinistra in Via Rieti e percorsi 500 metri si curva a destra in Via dei Villini (c’è un piccolo giardino panoramico e un parcheggio per le auto). Dopo una decina di metri, sempre in discesa, si va a sinistra in Via Regina Elena e poi a destra in Via San Fiano. Questo tratto coincide con l’itinerario naturalistico Fara-Passo Corese, ci sono dei cartelli con frecce arancioni per la direzione di Fara in Sabina e Blu per Passo Corese; naturalmente seguiamo l’indicazione blu. Passate le ultime case la via diviene sterrata, passa vicino al Fontanile Colle San Fiano (secco), quota 360 m, ad un’edicola sacra, ad un bel disegno di una immagine sacra su un masso liscio ed infine incrocia la strada asfaltata Via Montegrottone, dove si svolta a destra (ottima la vista su Fara in Sabina e sull’ex preventorio della Croce Rossa Italiana, istituto medico in cui venivano praticate cure preventive contro determinate malattie). Trascurate due deviazioni a sinistra in pochi minuti si giunge al quadrivio con la Strada Provinciale 41C (fin qui da Fara 30 minuti - ascesa nulla - discesa 230 m - Km 3). Si attraversa la Provinciale e si prosegue lungo la strada che si ha di fronte (Via Catone, scrittore latino) passando tra terreni coltivati ad olivo. Percorsi 300 metri, davanti, sulla destra, si nota un pino molto alto ed una grande casa, poco prima dell’abitazione si svolta a sinistra, quota 220 m (su un palo di legno della linea telefonica c’è una bandierina di vernice bianco-rosso del CAI e una freccia gialla). Si scende percorrendo una strada interpoderale che passa in un uliveto, si attraversa un fosso, quota 190 m, e si rimonta dall’altra parte oltrepassando una larga strada di servizio ad una villa che ha un bel viale alberato. Si scende ancora ad attraversare un secondo fosso passando in un fitto canneto, quota 165 m, e si risale trascurando tutte le deviazioni a destra e a sinistra (le bandierine bianco-rosso in questo tratto sono fondamentali se non si possiede uno strumento di navigazione GPS con la traccia del percorso in precedenza caricata). Si arriva cosi ad un bivio presso un’abitazione che ha il numero civico 18. Si trascura la strada di sinistra (Via Cesare Battisti) e si prende a destra; dopo pochi metri si è ad una biforcazione, si va a sinistra in Via di Fontevecchia (a destra non è indicata nessuna via ma c’è un’antica fonte con vasche, quota 200 m). Si sale leggermente e si arriva alle prime case di Canneto (frazione del comune di Fara in Sabina), al bivio andare a sinistra e si esce sulla Strada Provinciale 41C nel punto dove convergono 5 vie, quota 230 m (35 minuti dall’inizio di Via Catone - ascesa 60 m - discesa 100 m - Km 1,8). Si va a destra in Via Roma, in fondo si vede la chiesa parrocchiale dei Santi Rocco e Isidoro, in pochi minuti si raggiunge la Piazza Luigi Paceri. Da qui si può andare a vedere uno degli alberi monumentali della provincia di Rieti “L’Ulivone, l’ulivo più grande d’Europa” ci sono le indicazioni, l’ingresso è a pagamento (30 minuti tra andata e ritorno compreso visita). Dalla Piazza si prosegue in Via 25 Aprile, all’incrocio successivo si va a destra e subito dopo, ad un incrocio più grande, si prende a sinistra in Via Colle Fusari. Percorsi poche decine di metri, all’ennesimo bivio, si gira a destra in Via Colle della Noce. Percorsi circa 2 Km ci si immette nuovamente sulla Strada Provinciale 41C, si attraversa la Strada Statale Salaria tramite un sottopasso e si arriva all’incrocio con la Strada Provinciale n 636 di Palombara. Dall’altra parte si sale in Via Colle dell’Amore (località del comune di Nerola) per poi riprendere la Provinciale che si segue fino ad Acquaviva di Nerola confluendo nel tracciato segnato giallo-blu proveniente da Ponticelli Sabino e diretto a Monterotondo (da Canneto 1,10 ore - ascesa 120 m - discesa 120 m - Km 5,5).

Partenza: Ponticelli Sabino
Arrivo: Acquaviva di Nerola
Distanza: 26.2 Km
Aumento di quota: + 734 mt.
Perdita di quota: - 1010 mt.
Quota minima: 122 mt. s.l.m.
Quota massima: 496 mt. s.l.m.
Fondo: asfalto-sterrato
Segnaletica: sì

Grado di difficoltà
 
impegnativa
Da vedere
 
Frasso Sabino
Poggio Nativo
Toffia
Fara in Sabina