Riserva Naturale Regionale dei Laghi Lungo e Ripasottile
Tipologia: Riserva Naturale
Sito visitabile: si
Orario: tutti i giorni compresi i Festivi
Per info: tel.0746 200999 Sede centrale di Rieti – Indirizzo: Via A. Manzoni, 10 - Rieti; tel.0746 644040 Centro Visite di Ripasottile - Indirizzo: Loc. Lanserra - Colli sul Velino (RI)
Sito web: ParchiLazio.it
Geolocalizzazione:42° 28' 39.85'' N, 12° 48' 39.77'' E
I Laghi Lungo e Ripasottile rappresentano ciò che rimane di quello che dalle fonti classiche è indicato come l’antico Lacus Velinus.
Risale al III secolo a.C. la prima grande opera di bonifica della valle reatina, seguita all’annessione della Sabina a Roma, attuata dal console romano Manio Curio Dentato.
Il c.d. canale curiano, oltre a generare la cascata delle Marmore, consentì il prosciugamento della piana alluvionale e un primo sviluppo delle coltivazioni e della proprietà agraria.
Dopo i frequenti impaludamenti in epoca medievale e gli ulteriori interventi di bonifica promossi dai latifondisti locali, alla fine del ‘500 la conca inizia ad assumere l’assetto attuale.
Luogo ideale per il birdwatching nel periodo dei passaggi migratori, la Riserva offre la possibilità di scoprire l’unicità di questo ambiente lacustre attraverso le attività della Stazione di Inanellamento.
Operante dal 2001 nell’individuare le specie che frequentano il territorio e le rotte di migrazione, le aree di sosta e la biologia degli uccelli, la stazione è attualmente impegnata nel Progetto Nazionale "MonITRing" dell'ISPRA.
Fonte: Animaeacqua Associazione Culturale
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”
Il Faggio di San Francesco
Tipologia: Monumento naturalistico
Sito visitabile: si
Indirizzo: Rivodutri - RI.
Per info: tel.0746210125.
Geolocalizzazione: 42°32'04.4"N 12°52'24.7"E
Nelle “Memorie francescane nella Valle reatina” Monsignor Arduino Terzi afferma che a Rivodutri, nei pressi di Cepparo, alle pendici del Monte Fausola a 1123 m.s.l.m esisteva una straordinaria pianta conosciuta come il Faggio di San Francesco.
La leggenda narra che Francesco, sorpreso da un forte temporale mentre si trovava tra quei monti, si riparò sotto al Faggio, il quale per miracolo allargò e piegò i suoi rami in modo da ripararlo.
Ciò spiegherebbe la forma unica dell’albero diverso da quella caratteristica della specie. Il Faggio di Cepparo è uno dei 150 alberi monumentali d’Italia, categoria che comprende esemplari di eccezionale valore storico, paesaggistico o culturale.
La chiesa del Faggio è stata costruita per il Giubileo del 2000 su un rudere, detto “Casetta dei Cerchiari”, del XVIII secolo. Vuole ricordare il passaggio del Millennio (Anno Santo 2000).
Al suo interno sono conservate 14 formelle in ceramica a colori, realizzate dal pittore Franco Bellardi e ispirate al Cantico delle Creature.
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”
Roma Municipio II (il Municipio delle Ville)
Abitato fin dalla preistoria, ha ospitato antichi insediamenti (vedi Monte Antenne) poi conquistati dai Romani. Con il susseguirsi dei secoli, il territorio ha visto cambiare la sua vocazione agricola con l’aumento della popolazione e l’estendersi del nucleo della città. Testimonianza di questa evoluzione sono, il Ponte Milvio (III secolo avanti Cristo), i Mausolei lungo la via Nomentana di Costanza (IV secolo) e di Elio Callisto (II secolo), le Catacombe di Sant’Agnese e di Priscilla (cimiteri ipogei utilizzati dal II secolo), e le grandi vie di comunicazione Tiburtina, Nomentana, Salaria e Flaminia.
Dal XIX al XX secolo si sono imposte le grandi Ville con i gli estesi parchi e giardini che sono la cifra del II Municipio.
Tra le perle ricordiamo: Villa Torlonia, ultima residenza di Mussolini, Villa Ada, dei Savoia, Villa Borghese, sede del Bioparco, di Musei e del teatro Silvano Toti, Villa Glori, dove morirono i 5 fratelli Cairoli durante il Risorgimento.
Dalla fine dell’800 al secondo dopoguerra si delineano gli insediamenti urbanistici più importanti dei quartieri Trieste, Salario, Parioli, Africano. L’edilizia popolare destinata ai dipendenti pubblici caratterizza intere vie come Viale Somalia per i Ferrovieri, Via Leoncavallo per l’INA e Piazza Verbano per l’INCIS.
In occasione delle Grandi Olimpiadi del 1960, vengono costruiti il Villaggio Olimpico e la Via Olimpica, oggi Tangenziale Est.
La “Via di Francesco” nel II Municipio è interamente coincidente con una pista ciclopedonabile, che lambisce il lato settentrionale del territorio. La pista entra nel corridoio naturalistico protetto della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, lungo la riva sinistra del fiume dove si trovano diversi Orti. La “Via di Francesco” attraversa un sottopasso ferroviario, al di là del quale si vede il Ponte di Ferro teatro dell’ultimo atto cruento della resistenza romana. Sorpassato lo snodo viario della Salaria e quello dell’Olimpica si sfiora il grande polmone verde di Villa Ada e di Monte Antenne. La Grande Moschea di Roma dell’architetto Paolo Portoghesi, consacrata nel 1995 e l’Auditorium Parco della Musica dell’architetto Renzo Piano, inaugurato nel 2002, sono i due complessi più notevoli, che il pellegrino incontra prima di arrivare alla tomba di Pietro.
Foto: Danilo D’Anto’
Torre Civica - Museo Storico di Monterotondo
Tipologia: museo
Sito Visitabile: internamente
Indirizzo: Via Montepelmo, 00015 Monterotondo (RM)
Orario: dal lunedì al venerdì apertura su richiesta
Tel: 0690964221
Sito: Istituzione Culturale Monterotondo
Geolocalizzazione: 42° 3' 33.63'' N, 12° 35' 15.94'' E
Esposizione di reperti, documenti, installazioni multimediali sulle trasformazioni urbane e socio-culturali di Monterotondo Scalo, la memoria delle fornaci di laterizi, l’identità di quartiere.
É strutturato in due sezioni: “Abitare la Memoria” e “Il Senso dei Luoghi”.
Conserva ed espone l’archivio storico della Città di Monterotondo.
Testo: Ida Anna Rapinesi
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”