Tipologia: sito archeologico 
Sito Visitabile: attualmente solo esternamente (il sito è chiuso per lavori. Probabile prossima apertura metà 2017) Indirizzo: Via Santa Vittoria Prenotazione 
Visite: Associazione Culturale Trabes (cell. 3421987590) 
Per Info: Comune di Monteleone Sabino (RI) -Via Lucio Mummio,11 Tel. 0765884014 
Geolocalizzazione: 42° 13' 42.59'' N, 12° 52' 5.80'' E

I resti dell'antica città di Trebula Mutuesca, una tra gli insediamenti romani più importanti della Sabina, si trovano a 1,5 km da Monteleone Sabino. Il nome deriva forse da trabes, "casale". Di villaggio si inizia a parlare soltanto nel secolo V a.C. Nel IV secolo a.C. in loco era presente un "Municipium" con un santuario alla dea Feronia. Nel I secolo a.C. circa inizia a conformarsi un nucleo abitato che presto avrà organizzazione propria, cariche pubbliche, centro, Foro, terme e altri edifici pubblici. Trebula fu centro culturale in senso taumaturgico, che nei secoli si trasformò nel culto di Santa Vittoria, martire venerata nel luogo. Viene citata da Strabone, Dionigi D'Alicarnasso e Plinio il Vecchio.

 

Tipologia: Museo
Sito visitabile: Internamente
Indirizzo: Via Lucio Mummio 11- Monteleone Sabino (RI).
Orario: Il museo civico è aperto al pubblico tutte le domeniche e i giorni festivi, ad esclusione del giorno di
Pasqua, Ferragosto, Natale e Capodanno, secondo il seguente orario:
Periodo mattina pomeriggio
dal 1° ottobre al 30 marzo 9,00 – 13,00 14,30 – 18,30
dal 1° aprile al 30 settembre 9,00 – 13,00 15,00 – 19,00
nei giorni feriali è aperto secondo il seguente orario:
- dal martedì al venerdì dalle ore 9,45 alle ore 12,45
- il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00
Tariffe: intero Euro 3.00; ridotto Euro 1,50.
Prenotazioni e visite: Comune di Monteleone Sabino (RI)
Per info: tel.0765884014 FAX 0765884340.
Geolocalizzazione: 42° 13' 55.91'' N, 12° 51' 32.96'' E
Il Museo Archeologico “Trebula Mutuesca” è stato realizzato per conservare le testimonianze artistiche e storiche rinvenute nel sito della omonima città sabina. Il Museo è ospitato in alcuni locali del Palazzo Comunale di Monteleone Sabino (Rieti) ed è articolato in modo da illustrare le vicende del sito di Trebula, dall'impianto del primo santuario italico (IV secolo a.C.), allo sviluppo della città in epoca romana, fino alla sua decadenza e al'abbandono nel primo medioevo.

 

 

Tipologia: sito naturalistico, archeologico 
Sito Visitabile:si 
Indirizzo
località Capo Farfa, Poggio San Lorenzo (RI) 
Per info
Pro loco e Associazione Culturale Cammini dell’Arte 
Sito webAssociazione Culturale Cammini dell’Arte 

Tel
3925427562 
Geolocalizzazione42° 14' 2.27'' N, 12° 49' 39.62'' E

Circonferenza del tronco metri 4,55, altezza circa 16 metri, chioma 29 metri, età 300/400 anni. 
Il fiabesco Leccio di Valle Gemma, in località Capo Farfa, può solo essere definito plurisecolare.
Quale cifra si debba poi scrivere al posto di quel "pluri" è cosa estremamente ardua da definire: un tre, forse un quattro.
D'altronde, gli stessi esperti di botanica stabiliscono, come limite massimo di vita per una quercia, cinque secoli.
I suoi rami, orizzontali e di lunghezza smisurata, poggiano su alcune colonne di cemento, fatte erigere dal proprietario agli inizi degli anni venti del secolo scorso, per impedire che essi potessero schiantarsi sotto il loro stesso peso.
Se novanta anni fa la pianta era divenuta tanto ampia e imponente da rendere necessarie quelle misure di salvaguardia, doveva essere, già allora, di età veneranda: non si ha bisogno di bastoni se non si è vecchi o malati. 
L'esagerata valutazione millenaria dell'età dell’Alberone può essere derivata da una considerazione che i resti di mura, che si vedono sotto la pianta, sono di epoca romana e si pensa possano essere la tomba di Petronio Arbitro.
Anche se di età non millenaria il Leccio, "l'erecione" in dialetto merita la camminata di circa due ore per raggiungerlo.
La strada è adatta a tutti.

Testo: Associazione Culturale Cammini dell’Arte 
Foto: Associazione Culturale Cammini dell’Arte, Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”

 

Tipologia: sito religioso 
Sito Visitabile: internamente 
Indirizzo
Via di Capofarfa, Poggio San Lorenzo (RI) 
Per info
Pro loco e Associazione Culturale Cammini dell’Arte 
Sito webAssociazione Culturale Cammini dell’Arte 

Tel
3925427562 
Geolocalizzazione
42° 14' 30.76'' N, 12° 49' 55.61'' E

Dal 1349 per la zona di Capo Farfa vengono menzionate due chiese: Capella Sancti Angeli de Capufarfa e l'altra Capella Sancti Iohannis de Capufarfa.
Di queste due chiese, una era costruita al di fuori della cinta muraria, a circa cento metri e che darà verosimilmente il nome al Castello Castrum Sancti Angeli sin dalla metà del XII secolo.
La chiesa di Sant'Angelo oggi é intitolata a Santa Maria in Pulaccio, termine identificato nella pratica che gli antichi abitanti del luogo spulavano il grano e andavano poi a gettare la pula in una località vicina chiamata Cinipaglia ossia cenere di paglia.
L'antico fabbricato religioso viene più volte citato durante i secoli XV, XVI, XVII, comparendo per ultimo nel Catasto gregoriano del 1819 con la denominazione di San Michele Arcangelo.

Testo: Associazione Culturale Cammini dell’Arte 
Foto: Associazione Culturale Cammini dell’Arte