Tipologia: sito religioso
Sito visitabile: internamente
Indirizzo: Piazzale San Francesco n.1, 02045 Greccio (RI) 
Orario: tutti i giorni compresi i Festivi ore 9:00 – 18:00 (19:00 ora legale) 
Tel: 0746 750127 
Sito webSantuari della Valle Santa
Geolocalizzazione: 42° 27' 42.77'' N, 12° 45' 2.30'' E

Il Santuario sorge sulle aspre pendici del monte che sovrasta l’antico castrum di Greccio dove, nella notte di Natale del 1223, grazie all’aiuto del signore del luogo Giovanni Velita, Francesco rappresentò il miracolo della natività.
La costruzione del complesso conventuale fu avviata tra la morte di Francesco e la sua canonizzazione. 
La grotta, adibita a cappella, reca il magnifico affresco che racconta a destra la Natività di Gesù nella grotta di Betlemme e a sinistra la scena del presepe di Greccio. 
Intorno alla cappella il primitivo romitorio fu trasformato in un convento. Al suo interno si trovano il refettorio col grande camino, gli affreschi della morte di Cristo e il frate che invita al Silentium, il dormitorio ligneo, l’antico coro col leggio centrale sotto la volta stellata e il ritratto del beato Giovanni da Parma.
La chiesa del 1959 custodisce una collezione di presepi moderni provenienti da tutto il mondo.

Fonte: Animaeacqua Associazione Culturale
Foto: Associazione Cammini dell’Arte e Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”

 

Tipologia: sito religioso
Sito visitabile: esternamente ed internamente 
Indirizzo:via Porta dei Santi n.1, 02043 Contigliano (RI) 
Per info: Tel. 0746 706114 
Sito web: contigliano.lazio.it 
Note: per approfondimenti vedere la XXX puntata della trasmissione “Borghi d’Italia” del 17 luglio 2017 dell’emittente tv2000, dedicata al borgo di Contigliano; per l’organo all’interno della Colleggiata vedi “Organo monumentale (1747) Adriano Fedeli, Rieti e dintorni. Il Patrimonio organario storico”. 
Geolocalizzazione: 42° 24' 32.77'' N, 12° 45' 57.54'' E

La chiesa, la cui splendida facciata realizzata in pietra locale e decorata da semicolonne si erge imponente sulla Piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore di Contigliano Alto, è stata iniziata nel 1689 e terminata nel 1747, su progetto di Antonio de Rossi.
L’interno della Collegiata, o Chiesa Superiore, è costituito da una unica grande navata, su ciascun lato della quale si trovano tre cappelle, ognuna decorata dallo stemma della famiglia committente.
La serie delle cappelle a sinistra rappresenta il percorso dei sacramenti, dove la prima cappella ospita il fonte battesimale, la seconda è dedicata allo Spirito Santo e la terza al Santissimo Sacramento.
A destra è invece indicato il percorso della santità: la prima cappella a destra è dedicata ai Santi Francesco e Filippo Neri, la seconda a S. Giuseppe, la terza alla Madonna del Rosario.
La volta è riccamente decorata da stucchi bianchi, sfarzosamente associati agli stucchi dorati nell’abside. Sull’altare maggiore barocco, realizzato in marmi policromi, si trova un dipinto raffigurante S. Michele Arcangelo, patrono del paese.
Notevole è anche il ciborio in legno scolpito e dorato. Di grande pregio e grandiosità è l’organo monumentale settecentesco, realizzato da Adriano Fedeli con trentuno canne e tastiera in ebano e avorio. Da segnalare anche il pregevolissimo coro ligneo situato nella sagrestia.
All’esterno della collegiata, oltrepassata la Porta dei Santi, si giunge alla Crypta, la cosiddetta Chiesa Inferiore, contemporanea alla chiesa madre ma dall’architettura più sobria e decorata nel 1750 da Germano Nicoletti.

Testo: Ida Anna Rapinesi
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”

 

Tipologia: sito religioso 
Sito Visitabile: internamente 
Indirizzo
loc. Fonte Colombo - Rieti 
Prenotazione visite:
ingresso libero 
Orario
tutti i giorni compresi i Festivi dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00 
Tel.: 0746 210125 
Sito web: Santuari della Valle Santa

Geolocalizzazione: 42° 22' 45.70'' N, 12° 49' 41.82'' E

Il Santuario di Fonte Colombo sorge alle pendici del Monte Rainero. 
La fenditura nella roccia, da sempre definita come il Sinai Francescano, è il luogo in cui si rifugiò nell’anno 1223 con i confratelli Leone e Bonizio per redigere il testo definitivo della Regula dell’Ordine dei Frati Minori, poi approvata da Papa Onorio III. 
Nel folto del bosco già si trovava il romitorio e una piccola cappella più tardi dedicata a Santa Maria Maddalena dov’è dipinto in rosso il Tau francescano. Francesco tornò nel 1226 a Fonte Colombo per ricevere le cure e il doloroso intervento agli occhi. 
Il convento si espande nel XV secolo: nell’anno 1450 venne consacrata la Chiesa intitolata a San Francesco d’Assisi e San Bernardino da Siena. 
Al suo interno si trova il coro ligneo del XVII secolo, le vetrate opera di Duilio Cambellotti e la grande scultura lignea di Giovanni da Pisa che racconta l’ispirazione divina della Regola dettata a San Francesco.
Fra il XVI e il XIX secolo vennero completati il chiostro, la foresteria, il refettorio e la biblioteca.

Testo: Animaeacqua Associazione Culturale 
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”

 

Tipologia: sito religioso 
Sito Visitabile: nel corso del mese di giugno 
Indirizzo
Piazza San Francesco - Rieti 
Prenotazione visite:
ingresso libero 
Per info
Pia Unione sant'Antonio di Padova c/o Chiesa di San Francesco - Via San Francesco, 48 - 02100 Rieti
Tel.:
0746 200049
Sito web: Giugno Antoniano Reatino

Geolocalizzazione: 42° 24' 2.68'' N, 12° 51' 47.52'' E

Negli anni in cui Francesco si trovò a percorrere l’amata Valle Reatina nacque, ai margini della città del XIII secolo, il primo insediamento dei Frati Minori: un piccolo oratorio vicino l’Ospizio Santa Croce che il poverello d’Assisi fece edificare per la cura spirituale degli infermi.
Nel 1246, sotto Papa Nicolò IV, iniziò la costruzione del complesso conventuale che venne poi a divenire sede della giurisdizione della Custodia Reatina a cui sottostavano le quindici comunità dell’Ordine dei Frati Minori.
Tra i seminari più importanti d’Italia nel corso del ‘600, il convento venne chiuso con l’avvento di Napoleone, poi soppresso nel 1866 con Legge del neonato Stato italiano e ceduto definitivamente al Comune di Rieti nel 1873. 
La facciata è semplice e severa, in stile gotico romano. 
Sul portale architravato si legge ancora la scritta che ricorda la trasformazione dell’interno della chiesa nel 1635 quando il pavimento fu rialzato dal piano stradale per via delle frequenti inondazioni del fiume Velino.
L’interno si presenta con un interno molto ampio tipico delle chiese degli Ordini Mendicanti.
La chiesa conserva la lastra in palombino che ricorda il vescovo Gerardo di Soissons, i suoi due cappellani e la tragica fine dei tre, uccisi nei pressi di Rieti nel 1296 da un gruppo di briganti.
Al centro si trova l’imponente altare maggiore e dietro di esso il Coro dove, nel 1953, tornarono alla luce splendidi affreschi di scuola giottesca raffiguranti le Storie Francescane, databili intorno alla fine del 1300 e oggi conservati presso la Pinacoteca Diocesana.
Sul transetto sinistro recenti restauri hanno restituito pregevoli decorazioni pittoriche, risalenti ad un periodo cavallo tra il 1200 e il 1300, raffiguranti l’Ascensione di Cristo e l’Assunzione della Vergine.
Adiacente alla chiesa si trova l’Oratorio dedicato a S. Bernardino ove poi sorse la Confraternita omonima.
La chiesa è attualmente un bene del Fondo Edifici di Culto gestito dal Ministero dell’Interno.
Nell’ultima domenica di giugno da qui inizia la “Processione dei Ceri” dedicata a Sant’Antonio da Padova, la cui statua, ornata con ori e argenti, viene portata a spalla dai confratelli della Pia Unione.

Testo: Animaeacqua Associazione Culturale 
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”