Tipologia: sito religioso
Sito visitabile: esternamente ed internamente
Per info: Comune di Cantalice
Geolocalizzazione: 42°28'04.0"N 12°54'16.4"E

Nel cuore del paese si trova la chiesa che “per indicarne l’origine fu dedicata a S. Maria del Popolo”; si legge infatti in Bragoni che la chiesa fu costruita per sancire l’unione delle antiche rocche che costituirono il Castello di Cantalice. La facciata è abbellita da un maestoso portale su cui corre un’iscrizione latina recante la dedica a Maria; l’iscrizione indica come termine ante quem per la datazione il 1548. L’ambiente è diviso in tre navate, di cui le due minori a volta; lungo le navate vi sono sei altari ornati oltre all’altare maggiore dedicato al SS. Sacramento. L’altare maggiore, realizzato in stucco policromo, è adornato da un prezioso dipinto del XVII sec. raffigurante “l’Ultima Cena”; al di sopra del dipinto, all’interno di una nicchia, si trova una scultura a mezzo busto della Madonna col Bambino. Nel primo altare a sinistra è raffigurata La Pietà (sec. XVII): la Vergine Maria inginocchiata sorregge il corpo del figlio esanime, levando al cielo lo sguardo. Alle sue spalle, nel cielo cupo, volano due angioletti. Nel secondo altare a sinistra si trova una tela che raffigura San Michele Arcangelo che abbatte il demonio e che tiene in mano il bilancino con cui pesa le anime dei defunti. Sulla parte superiore della tela è incisa un’iscrizione latina, “Defende nos in proelio”. La tela è una replica di quella eseguita da Guido Reni nel 1635, che si trova attualmente nella chiesa di S. Maria della Concezione a Roma. Nella cappella di sinistra si trova un dipinto raffigurante S. Tommaso da Villanova, il santo vescovo porge l’obolo ad un bambino, nella mano destra tiene la borsa delle monete. La tela riproduce una sezione del quadro di Giovanni Strina conservato nella stessa chiesa, sul primo altare a destra che conserva appunto un dipinto in olio su tela, nel quale è raffigurato il vescovo mentre porge l’obolo ad un bambino ed a uno storpio. Il dipinto è firmato e datato in basso a destra: “Pre – Gio –Strina/per sua devot.ne/ F.F./1660”. Nel secondo altare a destra…Nella terza cappella a destra si conserva la statua di Sant’Antonio nella sua classica rappresentazione con il porco. All’interno della chiesa sono conservati i monumenti funebri dei due più illustri concittadini: Giovan Battista Valentini – detto il “Cantalicio”- e San Felice Porri, patrono del paese. Ai piedi della statua del Santo patrono si legge “D. Felix de Canta” e sulla base della nicchia l’iscrizione “Imago hic, Corpus Romae, Spiritus astra tenent”(qui (si trova) l’immagine, il corpo a Roma, l’anima è tra le stelle”). L’aspetto originario dell’ambiente deve essere stato alterato da restauri, come lascia supporre il rinvenimento di alcuni brani di affreschi nascosti dall’intonaco.

Testo: Proloco di Cantalice
Foto: Proloco di Cantalice

 

Tipologia: sito religioso
Sito visitabile: esternamente ed internamente
Per info: Comune di Cantalice
Geolocalizzazione: 42°28'02.0"N 12°54'17.2"E

La chiesa, ad aula, è sede della confraternita della Madonna della Misericordia, originariamente denominata “Compagnia della Buona Morte”, poiché nei secoli ha trovato la sua migliore espressione nell’assistenza di coloro che hanno avuto maggior bisogno nel momento del trapasso. Essa infatti si preoccupava, fino a qualche anno fa, di dare degna sepoltura ai morti delle famiglie più bisognose che non erano nella condizione sia fisica che economica di poterlo fare; inoltre era dedita all’assistenza dei malati, degli orfani, delle vedove, dei vecchi, dei bambini ed ancora di più di coloro che soffrivano miserie morali. A testimonianza dell’attività della confraternita troviamo, sia nell’archivio comunale di Cantalice che nello Statuto della stessa, dei documenti risalenti ai primi anni dell’ottocento (1811), che sono richieste alla Confraternita di piccole elemosine per sopperire a grandi necessità. All’interno della chiesa si conserva la splendida statua della Madonna che vi è venerata, raffigurata anche nell’affresco che adorna l’altare maggiore; nell’arco trionfale sono rappresentati alcuni episodi della vita di Maria: il matrimonio con Giuseppe, l’incontro con la cugina Elisabetta, l’Annunciazione, la scoperta del sepolcro vuoto, la Pentecoste e l’Ascensione di Gesù al cielo.

Testo: Proloco di Cantalice
Foto: Proloco di Cantalice

 

Tipologia: sito religioso
Sito visitabile: attualmente visitabile solo dall’esterno, causa eventi sismici del 2016
Per info: Comune di Cantalice
Geolocalizzazione: 42°27'50.2"N 12°54'10.1"E

Chiesa monumentale del paese è quella dedicata alla Madonna della Pace, edificata nel 1571, in ricordo dell’ultima pace tra Cantalice e Rieti; era detta in volgo “del Castagneto”, dal nome della località in cui fu costruita, fuori dall’antico Castello di Cantalice. La chiesa, recentemente restaurata, è interessante per il settecentesco soffitto in legno policromo a cassettoni dipinti, riccamente decorati con motivi geometrici, uguali a quelli del parapetto della cantoria. Tra i pannelli del soffitto vi è un dipinto del XVIII sec. che rappresenta la nascita di Maria. Di rilievo sono anche i dipinti degli altari laterali: sul primo altare a destra si trova un affresco raffigurante la Madonna in trono con il Bambino, riportato alla luce durante gli ultimi lavori di restauro; tra il primo e il secondo altare a destra - sul quale spicca la tela settecentesca che rappresenta le “Nozze Mistiche di S. Francesco”- è presente un affresco che raffigura Cristo e Santa Giuliana con in mano la palma del martirio. Sul primo altare a sinistra è conservata, all’interno di una nicchia, una scultura in gesso policromo raffigurante Cristo; sul secondo altare c’è invece un dipinto firmato da Jeronimus Falcionus e datato al1606 che raffigura l’Immacolata, circondata da una schiera di angeli e simboli biblici. In occasione del IV centenario della morte di S. Felice da Cantalice (1989) nella piazzetta della chiesa venne collocato un monumento in bronzo, opera dello scultore Bernardino Morsani. A seguito del terremoto di Amatrice del 2016 è stata dichiarata inagibile ed è quindi vietato l’ingresso.

Testo: Proloco di Cantalice
Foto: Proloco di Cantalice

 

Tipologia: sito religioso
Sito visitabile: esternamente ed internamente
Per info: Comune di Cantalice
Geolocalizzazione: 42°27'25.3"N 12°53'47.7"E

S’innalza sul crinale dei colli di Civitella, a sinistra della strada che conduce a San Felice all’Acqua e a Castelfranco. Non si conosce l’epoca precisa della costruzione della chiesa, probabilmente contemporanea alla diffusione della regola benedettina nell’area ai piedi dei monti reatini. Nell’area in cui sorge la chiesa è stata in passato rinvenuta un’epigrafe romana di età arcaica (anno 581 di Roma), oggetto di studio dell’illustre archeologo Teodoro Momnsen. Adiacente all’Eremo di San Gregorio è situata la “SALETTA DEI RICORDI”, mostra-museo permanente di scritti, reperti, manifesti e pezzi originali, ideata da Antonio Tavani come tributo di affetto all’attrice e Miss Italia Marcella Mariani e alle altre vittime del disastro aereo del Monte Terminillo avvenuto il 13 febbraio 1955. La mostra ripercorre il dramma degli ultimi momenti sull’aereo, ricorda le vittime e la pietosa opera di ritrovamento, di recupero e ricomposizione dei poveri corpi imprigionati nel ghiaccio. Testimonia particolarmente quanto seppe prodigarsi tutta la popolazione del reatino per i familiari delle vittime e quale traccia abbiano lasciato quelle forti emozioni e quel dolore collettivo nell’identità locale.

Testo: Proloco di Cantalice
Foto: Proloco di Cantalice