Edicola di Santa Liberata e Arco Medievale
Tipologia: sito religioso
Sito Visitabile: esternamente
Indirizzo: Via Santa Liberata, Poggio Moiano (RI)
Geolocalizzazione: 42° 12' 10.32'' N, 12° 52' 29.92'' E
E' all'entrata del paese e da sempre è meta di pellegrinaggi.
Santa Liberata è la protettrice dei bambini con gravi malattie.
Dietro l'edicola si può ancora vedere un arco medievale in pietra, di ottima fattura che probabilmente costituiva l'ingresso al paese.
Testo: Giuseppina Nucci
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”
La chiesa rurale di San Sebastiano
Tipologia: sito religioso
Sito Visitabile: internamente
Per info: parroco di Poggio Moiano
Tel: 0765 86057
Note: la chiesa può essere visitata chiedendo l'autorizzazione al parroco di Poggio Moiano che ne custodisce le chiavi. Immacolata e San Giovanni Battista in Via della Piazzetta Nuova-02037 Poggio Moiano
Geolocalizzazione: 42° 12' 2.97'' N, 12° 52' 55.54'' E
Patrono del Paese, la chiesa fu edificata nel 1527, come riportato dall'epistilio sulla porta d'ingresso.
E' situata nei pressi della statale Licinese che attraversa Poggio Moiano e collega la Salaria alla Tiburtina Valeria.
Ha un'abside a forma semicircolare dove si trova l'unico altare che accoglie un quadro del pittore Manenti (1600-1674).
Testo: Giuseppina Nucci
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”
Chiesa rurale di San Martino
Tipologia: sito religioso
Sito visitabile: internamente
Indirizzo: Via San Martino snc, Poggio Moiano (RI)
Per info: parroco di Poggio Moiano
Tel: 0765 86057
Note: la chiesa può essere visitata chiedendo l'autorizzazione al parroco di Poggio Moiano che ne custodisce le chiavi. Immacolata e San Giovanni Battista in Via della Piazzetta Nuova-02037 Poggio Moiano
Geolocalizzazione: 42° 12' 21.93'' N, 12° 53' 16.23'' E
Situata a circa 1 km del paese sulla via Romana; grazie a questa dislocazione nel X secolo fu importante avamposto dell'abbazia di Farfa sui territori del ducato di Spoleto.
Chiesa, con romitorio benedettino, è tipicamente romana (pietra locale, forma a capanna, campanile che occupa il lato sinistro della costruzione, rosone centrale in pietra, navata unica).
Racchiude pregevoli affreschi che raffigurano San Martino e Sant'Antonio Abate (1556), oltre a fregi e bassorilievi di epoca romana incastonati nella facciata.
Tutti gli anni, quando a Poggio Moiano si festeggia Sant'Antonio Abate, vi si celebra la prima messa della domenica.
Testo: Giuseppina Nucci
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”
Santuario di Santa Vittoria
Tipologia: Santuario e catacombe.
Sito visitabile: internamente
Indirizzo: Piazza XXIV aprile 1944, nr. 21 Monteleone Sabino - fuori dell'abitato.
Prenotazioni e visite: il Santuario di Santa Vittoria sono aperti al pubblico tutte le domeniche e i giorni festivi, ad esclusione del giorno di Pasqua, Ferragosto, Natale e Capodanno, secondo il seguente orario: Periodo mattina pomeriggio dal 1° ottobre al 30 marzo 9,00 – 13,00 14,30 – 18,30 dal 1° aprile al 30 settembre 9,00 – 13,00 15,00 – 19,00
Per Info: tel.0765884016
Sito Web: santuariodisantavittoriainmonteleonesabinorieti.it
Note: La visita al Santuario di Santa Vittoria è possibile anche nei giorni feriali per gruppi di almeno 8 persone previa prenotazione al numero 3421987590
Geolocalizzazione: 42° 13' 34.40'' N, 12° 52' 14.59'' E
Chiesa romanica con catacombe attigue. La facciata presenta uno splendido portale decorato con motivi zoomorfi ed altri elementi architettonici romani. All'interno pregevoli affreschi, tra cui uno dedicato a Santa Vittoria. Santa Vittoria (230 circa-253 d.C.) giovane nobile romana, oggi patrona di Monteleone, nel 250 d.C. si convertì al cristianesimo. Per aver rifiutato il matrimonio con un patrizio romano, venne relegata a Trebula. Qui la leggenda narra che fu lei a sconfiggere il drago che viveva in una grotta e minacciava di morte la popolazione. La successiva conversione in massa dei trebulani, dopo la sconfitta del drago, preoccupò non poco Domiziano, signore di Trebula che sollecitò la giovane a rinnegare la sua fede. Al rifiuto, la giovane venne pugnalata a morte. Nel tempo le sue spoglie furono traslate nell'antichissima chiesa (che ora porta il suo nome) e che ritroviamo già citata in documenti del VI- VII secolo, nella Passio sanctarum virginum Anatholiae et Victoriae dell'VIII secolo circa e nel Codice Alessandrino dell'anno 96.
Fonte: Comune di Monteleone Sabino; Fondoambiente.it; art.torvergata.it; Tesori del Lazio
Testo: Giuseppina Nucci
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”